UK: anche TV link vince in tribunale

UK: anche TV link vince in tribunaleNel Regno Unito altra sentenza, dopo di quella che ha visto scagionato dalle accuse l’ex amministratore di Oink, contraria alle major. Nel 2007, infatti, TV-Link un sito che offriva video presenti anche su you tube, fu preso di mira da FACT, un’associazione simile alla MPAA, fu perquisito dalla polizia e l’amministratore Dave Rock arrestato.

La cosa suscitò un certo sconcerto perché appunto il sito non era un warez e sembrava proprio che invece di andare contro colossi come You tube, Google video, Daily Motion, che avevano ospitato i contenuti, se la fossero presa con TV-link ed in particolare con il suo amministratore Dave Rock e con quello di un sito associato, perquisito ed arrestato dopo cinque mesi David Overton.

Talmente anomalo era il caso che l’imputazione fu cambiata varie volte da ” agevolazione alla violazione del copyright su Internet” che poi è un reato non contemplato nel codice penale inglese a “ fornitura di beni con un marchio registrato senza permesso ” ed infine le accuse ufficiali sono state “complotto volto a frodare e violazioni del Copyright Designs and Patents Act”. Più o meno le stesse colpe imputate all’ex amministratore di Oink.
Ora dopo due anni il 19 gennaio è cominciato il processo e questa settimana il giudice Ticehurst ha dato la sua sentenza, annunciando che il TV-Link aveva vinto il suo caso in quanto è stato ritenuto che il sito fungesse da semplice trasporto delle informazioni.

Anche l’accusa di violazione del Copy-right Designs and Patents Act è caduta in quanto non vi era alcuna prova che TV-Link avesse messo a disposizione del pubblico film e spettacoli di proprietà dell’associazione anti-pirateria.

Certo le cose sono finite per ora per Rock ed Overton, però sono stati due anni d’inferno anche perché nel 2008 era stato emanato un ordine che bloccava i loro fondi e questo voleva dire per essi non avere i soldi sufficienti per preparare un’adeguata difesa contro la FACT.

Poi, invece in un secondo momento, fortunatamente l’ordine di ritenuta è stato annullato ed i due hanno potuto difendersi adeguatamente.

Certo che forse poiché queste denunce che vanno affrontate nel penale hanno un costo per tutti i contribuenti inglesi converrebbe di più che venissero affrontate nel civile, così le associazioni anti-pirateria, dovendo affrontare tutte le spese legali, ci penserebbero meglio ad assicurarsi prove certe nei confronti di coloro che accusano.