Hendrix e la fisica – Il pickup come circuito 1

Autore:
Massimiliano Grimaldi
  • Direttore responsabile

potenziometrichitarra

Come viene trasmesso il suono dal pickup all’amplificatore?

Cominciamo ad introdurre il pickup visto come un circuito elettrico. Da quanto visto fino ad ora, a partire dalla variazione di flusso di campo magnetico nella bobina viene generata una corrente elettrica alternata che ha la stessa frequenza della nota suonata insieme a tutte le armoniche percepite dal pickup (abbiamo anche visto come, ad esempio, ci sono casi in cui alcune armoniche non vengono affatto rilevate). Il segnale così generato viene ulteriormente “processato” per poter divenire un suono. Prima di giungere all’amplificatore il segnale passa all’interno di un circuito situato sulla chitarra stessa, costituito da elementi che permettono di controllare il tono ed il volume dello strumento (il volume è unico, i toni possono essere anche di più, a seconda del numero di pickup della chitarra), più una leva che funge da selettore, per mezzo della quale è possibile scegliere da quale (o quali) pickup prelevare il segnale in uscita. Escluso il selettore (che difatti possiamo vedere come un semplice interruttore), l’apparato pickup – tono – volume può essere visto come un unico circuito elettrico fino alla presa jack.

In prima approssimazione, una bobina reale può essere descritta elettricamente da un’induttanza reale L messa in serie con una resistenza ohmica R ed entrambe in parallelo ad una capacità C. La presenza di una capacità è dovuta ad una corretta rappresentazione del circuito: trattandosi di un’induttanza reale e non ideale l’unico modo di rappresentare il circuito è quello di introdurre una capacità in parallelo. Il valore più importante di un pickup è quello dell’induttanza, che dipende dal numero di avvolgimenti, dal materiale magnetico utilizzato e dalla densità delle spire.

Vedremo successivamente cosa sono (dal punto di vista fisico) il volume ed i toni e su cosa influisce il loro utilizzo. Alla prossima!