L’enigma della sciamana dall’occhio d’oro

scheletro-donna-occhio-doroGli archeologi iraniani nel 2006 hanno ritrovato a Shahr-i Sokta una tomba risalente a 5000 anni fa con all’interno lo scheletro di una donna e un occhio d’oro.

Secondo gli studi effettuati la donna era alta un metro e 82 centimetri e aveva caratteristiche tipiche della popolazione africana, probabilmente con la pelle scura.

La città in cui sarebbe stata ritrovata la tomba è un perfetto crocevia delle carovane che dall’Oriente si dirigono verso l’Occidente.

Gli studiosi hanno ritrovato l’occhio d’oro posto nell’orbita sinistra e le indagini effettuate hanno portato a ritenere che quando la donna morì fu sepolta con il suo occhio finto.

Nella tomba vi era un sacchetto di pelle che probabilmente aveva la funzione di custodire l’occhio; vi era poi uno specchio, una collana di turchese e alcune coppe di terracotta.

Si è giunti poi a ritenere che si trattava di una sciamana.

Gli italiani hanno avuto il compito di studiare la protesi per stabilire il materiale usato.

Le indagini scientifiche hanno rilevato che probabilmente è stata usata una pasta di bitume, oltre a tracce di lamine d’oro molto sottile che formavano le venature dell’occhio.

Gli studiosi sono quasi certi che l’occhio non sostituiva quello perduto, ma aveva la funzione di un rituale, con ogni probabilità rappresentava l’energia del Creatore.