La misteriosa funzione dei dischi di Bayan Kara Ula

dischi misteriosiNel 1947 il ricercatore inglese Karyl Robin Evans riuscì a penetrare nella zona di Bayan Kara Ula scoprendo come l’archeologo cinese Chi Pu Tei avesse rinvenuto nel 1937 nelle caverne del massiccio di Bayan Kara Ula 716 tombe all’interno delle quali vi erano dei resti di esseri che presentavano caratteristiche anatomiche fuori dal comune.

Fu poi il professore Lolladorf a mostrare ad Evans un piatto da una forma del tutto anomala. Nelle sale del British Museum si trovano custoditi dischi di varie misure che presentano tutti un foro centrale. Per gli archeologi il loro significato rimane sconosciuto.

ominidi-straniQuesti piatti sono stati rinvenuti anche nel periodo Shang, alcuni erano stati decorati con leggeri anelli incisi sulla superficie insieme ad ornamenti tubolari di funzione sconosciuta. Tali dischi vengono denominati “con colletto” per il lieve rialzo del bordo intorno al foro centrale che li fa somigliare molto al colletto proprio della tipica giacca cinese. E’ stato accertato che in Cina esistono dischi di ogni dimensione e materiale considerati dei portafortuna come può essere per noi il corno rosso.

Nel 1947 l’ingegnere Wegerer fotografò alcuni dischi esposti nel Museo di Bampu di Xian servendosi della collaborazione della direttrice del Museo. Nelle foto dell’ingegnere è possibile vedere un dato importante: due dita di una mano femminile che sorreggono il disco. Dopo circa 50 anni due ricercatori visitarono il Museo di Xian per vedere i dischi, ma scoprirono che non erano più esposti al pubblico e che la direttrice era stata licenziata subito dopo la visita di Wegerer e di lei si erano perse le tracce.

La cosa strana fu che il direttore del momento negò l’esistenza dei dischi.