La leggenda della spada nella roccia di San Galgano

spada-nella-rocciaEra l’anno 1180 quando Galgano Guidotti di Chiusdino ormai stanco della guerra giunse sul Montesiepi ed è lì che gli apparve l’Arcangelo San Michele con il quale si trattenne in una dolce conversazione.

Fu da quel momento che decide di abbandonare quella vita e di diventare un eremita e per questo conficcò la sua spada in una roccia che sorgeva sul Monte.

Dopo quel gesto la spada si trasformò in una croce e così Galgano si inginocchiò ed iniziò a pregare. E’ questa la leggenda che viene raccontata dai suoi fedeli discepoli dopo che, alla sua morte, nel 1185 i rappresentanti della Chiesa romana si recarono sul posto per iniziare il processo di canonizzazione.

In questa leggenda è possibile notare un dato particolare e cioè che la spada di San Galgano è precedente all’Excalibur comparsa per la prima volta nelle opere di Robert de Baron alcuni anni più tardi.

Si potrebbe pensare che il cavaliere di Chiusdino abbia ispirato Robert de Baron, infatti il nome del cavaliere della tavola rotonda Sir Gawain, detto anche Galvano ricorda molto quello di Galgano.

Sarà solo una combinazione?

C’è comunque chi crede che Galgano rappresenti solo un personaggio di fantasia come re Artù.

Tuttavia l’esistenza della spada nella roccia è provata ed inoltre nella Chiesa di San Michele a Chiusdino esiste anche una reliquia, ossia un cranio che secondo i racconti della gente è proprio quello del santo.