Il Principe di Sansevero e le sue innovazioni
Mistero del Principe di San Severo
Raimondo di Sangro, nato a Torremaggiore di Napoli era orfano di madre e aveva solo un anno quando il padre lo abbandonò per seguire la strada del convento.
Era un’esoterista, un inventore e un’alchimista e dopo aver trascorso parte della sua vita a Roma, Raimondo torna a Napoli a venti anni ed è lì che comincia a far parlare di sé.
Ci si chiede cosa accade la notte all’interno del suo palazzo dove vengono sentiti strani rumori e si avvertono movimenti sospetti.
Invenzioni di Raimondo Di Sangro
Il laboratorio di Raimondo diventa ben presto un luogo in cui avvengono delle invenzioni incredibili, come il “lume eterno” che è una fiamma che arde senza una fine consumando un combustibile inventato dallo stesso Raimondo che probabilmente è stato ottenuto tritando ossa di un teschio umano.
Un’altra particolare invenzione è rappresentata da una macchina in grado di far salire l’acqua a qualunque altezza o ancora la “carrozza anfibia” che ha la particolarità di andare sia per terra che per mare.
Tuttavia il grande capolavoro di Raimondo di Sangro è rappresentato dalla cappella di famiglia nella quale il Principe realizzò un affresco usando dei solventi ancora oggi sconosciuti, ma la cui resistenza è durata nei secoli.
Raimondo di Sangro era un appassionato di alchimia e anatomia umana, forse perché voleva raggiungere l’immortalità.
A riguardo Benedetto Croce ha scritto che il Principe avesse scoperto una particolare combinazione capace di dar vita ai cadaveri e che avesse sottoposto sé stesso all’esperimento.
Infatti aveva dato ordine ad un servo di tagliare a pezzi il suo corpo e di chiuderlo in un baule attendendone la rinascita.
Diversamente da quanto era stato programmato, qualcuno aveva aperto il baule prima e il Principe si sollevò dando un urlo per poi cadere definitivamente morto.