Il misterioso reperto del Guerriero di Capestrano

Guerriero di CapestranoIl reperto conosciuto con il nome di Guerriero di Capestrano rappresenta uno dei oggetti antichi più misteriosi su cui abbiano messo le mani i ricercatori, in realtà nessuno è mai riuscito a comprendere ciò che davvero rappresenti. Si tratta di una statua di oltre due metri che ha come ornamento una serie di elementi bellici e quello che desta maggiore attenzione è il grande copricapo dal diametro di circa 65 cm. sul quale si trova un elemento dal significato ancora oscuro. La statua fu rinvenuta nel 1934 dal signor Michele Castagna in una località situata nei pressi di Capestrano e non avrebbe mai immaginato che quella scoperta sarebbe diventata uno dei ritrovamenti più importanti per la storia dell’archeologia italiana.

Nella stessa zona venne rinvenuta anche una statua di figura femminile ed altri reperti, anche se la più importante resta quella del guerriero, chiamato dalla gente del posto “nu mammocce” che in dialetto abruzzese significa bamboccio di pietra.

Guerriero di Capestrano2La statua non presenta un sesso distinguibile, per cui si è pensato si potesse trattare anche di una donna. Tuttavia nel corso degli anni, a seguito degli studi effettuati, si pensò che quella statua potesse anche rappresentare un re o che magari era stata realizzata in onore del re Nevio Pompuledio e ciò perché attualmente sul Guerriero di Capestrano compare un’iscrizione che è stata interpretata come “Me bella immagine fece Aninis per il Re Nevio Pompuledio”. Se davvero si trattasse di un re si spiegherebbe anche perché la sua lavorazione sia stata ben curata, senza alcun difetto e senza tralasciare i minimi dettagli.

Oggi una verità ufficiale non esiste, ma sono in corso studi e ricerche volte ad acquisire maggiori informazioni relative al contesto in cui fu ritrovato il reperto.