Gli Anasazi il mistero di un antico popolo di indiani

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Storia degli Anasazi

Nel 1959 per conto dell’esercito americano il professor JS Newberry intraprende una spedizione.

Dopo 15 anni un fotografo dell’US Geological Survey scoprì la prima grotta preistorica nella quale furono trovati diversi resti di quel popolo chiamato Anasazi, che nella lingua Navajo, significa gli anziani.

Nel corso dei secoli questa popolazione ha mutato le abitudini di vita, con notevoli progressi.

Inizialmente erano dediti all’agricoltura e vivevano in case troglodite con buche centrali.

Col passare degli anni vengono realizzati villaggi di case rettangolari con muri di pietra fino alla costruzione di grandi complessi edilizi come Mesa Verde.

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Cominciano poi a dedicarsi alla lavorazione dell’argento e del turchese, oltre ad imparare l’arte della ceramica.

Nel corso dei secoli, ed è l’anno 1100, i villaggi si trasformano in città ma a partire dal 1300 gli Anasazi abbandonarono le loro città.

Molti studi sono concordi nel ritenere che gli Anasazi avessero delle grandi conoscenze in astronomia.

Qual’è il mistero degli Anasazi

L’aspetto più misterioso della popolazione degli Anasazi è dovuto al modo in cui progettavano le strade alcune delle quali sboccano in piena natura.

In alcuni luoghi vi sono ben due strade parallele.

Quello che sembra strano è il fatto che dopo tanto lavoro per la realizzazione di quelle strade, esse non avevano uscita.

Perché?

Diverse leggende parlano di pellegrinaggi rituali Anasazi verso i monti sacri, oppure verso sentieri che consentivano di comunicare con l’aldilà.