Paolo Roversi di nuovo in libreria
L’ultimo romanzo di Paolo Roversi èdito da Rizzoli si intitola “Milano criminale” ed è un racconto della città tra la fine degli anni sessanta e l’inizio del nuovo decennio, racconto in cui viene esaltata la criminalità del tempo, dove uomini senza scrupoli che amavano il denaro e la bella vita, si impadronivano di Milano con le armi, con le minacce, credendo quello il modo giusto per punire una popolazione che lavorava per lo sviluppo economico ed industriale. Il romanzo inizia con la descrizione di una rapina fatta ad un furgone contenente sacchi pieni di denaro da tre banditi che giungono nei pressi del furgone indossando un abbigliamento da comune lavoratore e che a vederli girare per le strade nessuno, se non chi si intende di rapine, avrebbe mai pensato che quella gente stava preparando un colpo grosso.
Persone così preparate nell’agire che studiano nei minimi dettagli il percorso da seguire e le scriminanti a loro favore da usare nel caso in cui la polizia giunga sulle loro tracce.
La particolarità e la precisione nel mettere in atto questi reati così gravi, vengono narrate dallo scrittore come un film, uno di quei film che si è visto da bambino e che anche da vecchio non si dimentica, perché rimane nella mente come un segno indelebile.