La sorella di Freud – di Goce Smilevski
Nel libro di Goce Smilevski édito da Guanda si narra di Sigmund Freud al quale in una Vienna sotto l’occupazione nazista gli viene consentito di scappare all’estero e di portare con sé la propria famiglia. E’ così che Freud scrive su un foglio i nomi di coloro che vuole portare via con sé, e in ordine ci sono la moglie, i figli, la cognata e perfino il suo cane. Nella lista però non si leggono i nomi delle sorelle di Sigmund, tutte più vecchie di lui.
Delle quattro donne sarà Adolfine, l’ultima delle sorelle e deportata nel campo di concentramento di Terezin, a ripercorre il suo speciale rapporto con il fratello con il quale progettava un futuro che immaginava diverso da quello che era stata poi costretta a scoprire. In gioventù aveva avuto un rapporto privilegiato con Sigmund, che aveva rappresentato per lei la guida per la scoperta del mondo.
Adolfine non aveva marito, né figli e aveva vissuto nel rimpianto di una maternità negata, figlia di una donna che non perdeva occasione di rimproverarla per la sua inutilità. E così quest’ultimo doloroso distacco può acquietarsi solo nell’oblio di una pazzia autoimposta….