La parte migliore degli uomini – di Garcia Tristan
L’ambientazione di questo romanzo di Garcia Tristan pubblicato da Guanda è Parigi alla fine degli anni ottanta.
Sono anni difficili, dove si vive con l’angoscia che alcune certezze che avevano accompagnato la nostra vita stanno morendo: il muro di Berlino era caduto, e il diffondersi dell’AIDS aveva fatto crollare il mito del sesso libero, rendendolo molto meno sicuro di quel che si credesse. In questo contesto tre uomini incrociano il proprio destino, in cerca della propria strada. Willie Miller è un bel ragazzo, viene dalla provincia e da poco giunto nella capitale è alla ricerca di chi lo introduca negli ambienti culturali e nella vita notturna parigina, a questo penserà Dominique Rossi, attivista omosessuale, fondatore di una rivista e amico di Jean Michel Leibowitz, filosofo e professore universitario, che da anni tradisce la moglie con una sua studentessa.
E sarà proprio questa studentessa divenuta nel frattempo giornalista di Liberatiòn a raccontarci le vicende dei tre uomini, che vengono profondamente segnate dalla malattia. Willie è diventato famoso ed è ormai paladino degli ambienti gay: ha contratto il virus ed è diventato acerrimo rivale di Dominique, che invece è diventato uno strenuo sostenitore della prevenzione. Leibowitz invece ha fatto carriera fino a diventare ministro.
In questo libro ci viene descritto come molti di noi il proprio meglio lo tengono nascosto con i propri eccessi, mentre altri lo mostrano in modo solare, e al contempo ci regala uno spaccato di vite vissute all’eccesso, con capovolgimenti intellettuali e politici, amori e ideali traditi o semplicemente dimenticati…..