La barca senza porto – di Lara Kant
Il romanzo di Lara Kant “La barca senza porto” édito da Giraldi narra di una storia realmente accaduta, una storia di cui l’autrice ci racconta i vari risvolti come due facce della stessa medaglia: da un lato la triste realtà di una violenza, di uno stupro subito da una fanciulla di soli 13 anni; dall’altro la forza di reagire e di risollevarsi ad una vita nuova. Lara Kant, terminati gli studi, si dedica ai viaggi e proprio viaggiando conosce la ragazzina, ormai diventata donna, che le racconterà questa triste storia, questo destino giunto in modo inaspettato e crudele a sconvolgere un’anima innocente.
Il padre di una sua amica di scuola approfittando dell’influenza della figlia, si offre di accompagnarla a scuola. Emma, questo il nome della protagonista del romanzo, accetta questo passaggio in un giorno in cui il freddo è più tagliente del solito, ma giunti dinanzi all’istituto scolastico l’uomo non si ferma, continua a percorrere una strada che lo condurrà ad un casolare abbandonato. Lì con tono minaccioso ordina ad Emma di scendere e i due si ritrovano tra le rovine del casolare sudicio e abbandonato.
Nel suo racconto Emma sente ancora l’odore sgradevole della pelle di quell’uomo viscido e violento. La fanciulla si ritrova così, all’improvviso, a vivere un nuovo inferno, a stare in un corpo che non è più il suo, che non appartiene più ad un’anima fragile e vigliaccamente spezzata.
Tutto sembra buio dinanzi ai suoi occhi e cade nell’anoressia ma il tempo la aiuterà a riacquistare la fiducia e la forza di reagire, nel tentativo di riscoprire la purezza ormai perduta.