Il grande saccheggio. L’età del capitalismo distruttivo – di Piero Bevilacqua
In questo saggio per molti aspetti scoraggiante èdito da Laterza il Prof. Piero Bevilacqua fornisce la sua interpretazione dell’attuale crisi economica, giungendo a conclusioni impietose e difficili da digerire.
Secondo Bevilacqua si sbaglia a considerare l’attuale crisi economica come una delle tante che storicamente ci sono state, non è certo una crisi generata da investimenti sbagliati e andati male per una insufficiente regolamentazione, ma siamo invece di fonte ad una vera e propria crisi di sistema: per usare la similitudine utilizzata dall’autore, non siamo di fronte ad una ammaccatura della carrozzeria dell’auto, ma ad una rottura del motore.
E secondo l’autore questa crisi di sistema si esprime attraverso la grande disuguaglianza nella distribuzione delle risorse, una distribuzione della ricchezza che si basa su una struttrazione della società oramai superata, che affonda le sue radici nella società ottocentesca e non corrisponde all’attuale società, e non riesce quindi a sfruttare ed utilizzare appieno l’immensa ricchezza e benessere che l’attuale sistema produtivo è in grado di creare, e che sarebbe più che sufficiente per dare il benessere all’intera umanità.
Per uscire dalla crisi non sufficiente riorganizzare i mercati e regolamentarli, ma è necessario ripensare la società, ricostruirla su nuove basi, abbandonando gli schemi della vecchia società industriale e cercando di liberare ed utilizzare le immense risorse naturali e umane che l’attuale società è in grado di fornirci.