I promessi sposi – di Alessandro Manzoni

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iQuando si parla dei “Promessi Sposi” non può non farsi a meno di pensare ad un’opera unica che di certo la stragrande maggioranza ha studiato sui banchi di scuola, ma che non tutti hanno leto affrontandolo per quello che in realta’ è: un bellissimo romanzo.

Quest’opera, che narra di una splendida storia d’amore ambienta nel seicento, rappresenta l’atto di nascita del romanzo storico in Italia. Protagonisti e difficoltà si intrecciano al fine di impedire il matrimonio fra Renzo e Lucia, impedimenti che rappresentano i cardini fondamentali dell’intero ramanzo.

Manzoni introduce la figura di Don Rodrigo che rappresenta il primo impedimento al matrimonio dei due giovani e di seguito la figura dei bravi e ciò a segnare un’immagine di uomini prepotenti contrapposta alla figura di Don Abbondio, altro impedimento al matrimonio di Renzo e Lucia, ma descritto dal Manzoni come un uomo titubante e vigliacco.

E così altre difficoltà come la rivolta del pane che vede coinvolto Renzo di seguito arrestato, la monaca di Monza che tradisce la povera Lucia che si vede rapita dall’Innominato. Poi la peste che travolge il nord dell’Italia e che apre uno spiraglio alla storia tra i due fidanzati, perché se da un lato causa tante vittime, dall’altro libera Renzo dalle accuse che gravano su di lui e fa uscire dalla scena i bravi ed il loro padrone, Don Rodrigo.

Di certo questo capolavoro può essere considerato come la perfetta unione di protagonisti avidi e prepotenti a protagonisti umili e generosi con le loro diverse vite.