Danubio rosso.L’alba dei barbari – di Alessandro Defilippi
Il romanzo storico di Alessandro Defilippi èdito da Mondadori è ambientato nel 376 d. C., quando il vecchio ordine sa lentamente decadendo per far spazio ad un mondo nuovo.
Un’intero popolo sta migrando verso ovest, giungono dalle steppe dell’Asia centrale e sono stato costretti a lasciare le loro case e i propri villaggi dalla fame e dalla carestia: sono i Goti guidati dal loro capo Fritigerno che premono lungo il confine segnato dal Danubio, chiedono la possibilità di attraversarlo e la concessione di terre da coltivare, ma non sono un popolo propriamente pacifico la loro lunga marcia è stata segnata da morte e distruzione.
Il gravoso compito di decidere sul da farsi spetta a Valente, l’anziano e ormai debole imperatore d’Oriente, che decide di inviare sul posto per portare avanti le trattative per evitare una battaglia in campo aperto il suo più fidato consigliere, un potentissimo monaco cristiano di origini barbare, e Batraz suo fedelissimo capo della guardia personale, anch’egli di origine barbare, ma di culto pagano.
Per ironia della sorte saranno due barbari romanizzati a dover fronteggiare Fritigerno e la sua orda, e in particolare Batraz osservando l’infinita teoria di carri dei Goti che premono sul confine capirà che un’epoca nuova sta per aprirsi, e che nel nuovo mondo non ci sarà posto per lui.
Fra tradimenti e brutti presagi, scontri cruenti e disperati atti di eroismo e corruzione, tutto conduce verso il sanguinoso epilogo che segnerà l’inizio della fine dell’impero romano: la battaglia di Adrianopoli del 378 d. C.