Carta straccia – di Giampaolo Pansa
Il libro di Giampaolo Pansa édito da Rizzoli ripercorre cinquanta anni di informazione esercitata dai protagonisti del giornalismo italiano. In Italia uno dei principali poteri è detenuto nelle mani di giornalisti televisivi e questo Giampaolo Pansa lo sa molto bene essendo stato anche lui parte di quel “nido di api”, in cui si assiste frequentemente a una moltitudine di errori, ad interviste basate solo su pettegolezzi, nonché a scontri continui tra colleghi che si fingono amici.
Nel descrivere lo stato agonizzante in cui versa il giornalismo italiano nel suo libro Pansa cita il centrodestra con Belpietro e Feltri che trovano pieno potere a Milano e dove portano avanti le loro campagne (dis)informative senza fregarsene di nessuno. Dall’altro lato vi è il centrosinistra il cui dominio è mantenuto da Ezio Mauro e Carlo De Benedetti, acerrimi nemici di Berlusconi. Il racconto di Giampaolo Pansa di certo ferisce coloro che sono stati citati nelle pagine del suo libro, ma questo per lui è stato un modo di esternare senza remore tutto quello che pensa dell’attuale stato del’informazione in Italia, come del resto ha sempre fatto nei suoi cinquanta anni di giornalismo.