Addio LucasArts, Disney la chiude e cancella i progetti in corso

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LucasArts, storico publisher e software house fondato nel 1982 come LucasFilm Games prima di prendere la denominazione attuale nel 1990, cessa oggi di esistere a causa della decisione presa da Disney, il colosso del cinema che era diventato il nuovo proprietario dell’azienda in seguito all’acquisizione dell’intero marchio di Star Wars. La notizia è stata subito diffusa da Kotaku e Game Informer, e successivamente confermata da un portavoce della compagnia. La decisione produce effetti disastrosi per LucasArts: non solo la cancellazione dei due progetti in corso, Star Wars 1313 e Star Wars First Assault, ma anche il licenziamento di circa 150 persone.

star wars 1313 protagonista gioco

Disney ha precisato che la decisione è stata presa per ridurre ogni rischio in un momento così delicato e soprattutto per garantire che i giochi futuri del marchio Star Wars rispettino gli standard qualitativi previsti dall’azienda. Il colosso aggiunge che, nonostante la chiusura degli studi, il marchio LucasArts continuerà ad esistere. Ciò vuol dire, in via puramente ipotetica, che Star Wars 1313 e First Assault potrebbero rivivere grazie a un nuovo sviluppatore, ma è chiaro che in questo momento entrambi i progetti sono da ritenere ufficialmente cancellati.

Filmmaker George Lucas meets "Star Wars"-inspired Disney characters at Walt Disney World Resort in Florida

LucasArts è entrata nella storia dell’industria dei videogiochi principalmente per avventure grafiche che hanno inventato un nuovo genere: basti pensare a Monkey Island, Grim Fandango, Maniac Mansion, Full Throttle e altri ancora. Indimenticabili i giochi ispirati al marchio Star Wars, come la serie Jedi Knight o il gioco di ruolo sviluppato da BioWare, Knights of the Old Republic, ritenuto da molti come il titolo ispirato alla saga di George Lucas migliore di sempre. Negli ultimi tempi, la casa ha attraversato una crisi economica e di idee senza precedenti, che hanno portato Disney alla triste e per molti fan inaccettabile decisione.