Babyloid il robot-bambino contro la depressione

BabyloidIl Giappone è il Paese più “antico” del mondo: il 20% della popolazione giapponese, infatti, è composta da persone dai 65 anni in su.

A questo dato bisogna aggiungere che il Giappone è anche il Paese numero 1 nella realizzazione di robot.

È facile allora comprendere i motivi che hanno spinto Masayoshi Kanou, Professore Associato presso l’Università di Scienze e Tecnologie di Chukyo, a realizzare l’articolo che vi stiamo per presentare.

Si tratta di un robot terapeutico denominato Babyloid.

Progettato per aiutare soprattutto gli anziani a superare i sintomi della depressione e di malattie quali demenza senile, il piccolo robot si presenta come un misto tra un oggetto meccanico ed un essere vivente.

L’intenzione del progettista era, infatti, quella di creare una macchina che assomigliasse il più possibile ad un bambino.

Babyloid misura 44 cm e pesa 2,2 Kg ed è in grado di muovere braccia, testa, bocca e palpebre.

robot babyloidIl viso, in resina siliconica, è capace di illuminarsi, simulando delle vere e proprie emozioni grazie a particolari Led in esso impiantati.

Se il robot è di cattivo umore può, poi, addirittura piangere.

Babyloid è stato per ora testato in una casa di riposo su 5 soggetti per due settimane, in modo da valutare i cambiamenti psicologici dei pazienti ed i risultati sembrano esser positivi.

Per il momento, quindi, il piccolo robot non è disponibile in commercio e resta in una fase di sperimentazione ma Masayoshi Kanou conta di avere entro 2 anni almeno 10 prototipi funzionanti.