Volatilità dei mercati: come gudagnare
La volatilità può essere definita come un indice che misura la variazione dei prezzi in un determinato lasso temporale, divenuta nel tempo l’ossessione dei risparmiatori e di tutti i grandi investitori.
E’ un indicatore statistico che di solito raggiunge i suoi massimi in presenza della riduzioni dei prezzi di indici, azioni e valute.
Da osservare che la volatilità può essere storica, se considera i prezzi delle serie passate, oppure implicita, e quindi inclusa nel valore dei derivati.
L’indicatore di volatilità più famoso è il Vix, ovvero l’indice che ha il compito di misurare la volatilità implicita delle opzioni sull’S&P500.
Da sottolineare che sono diverse le strategie che vengono utilizzate per cercare di trarre vantaggio della volatilità dei mercati, indipendentemente dalla loro direzione, ma occorre in tal caso essere molto esperti ed aver acquisito una notevole esperienza, che in poche parole è impossibile da parte nostra riassumere.
Tuttavia un consiglio che possiamo darvi, da seguire in periodi di alta volatilità del mercato, è quello di puntare maggiormente sui titoli anti-ciclici, e quindi difensivi, come quelli legati ai settori food and beverages, o del comparto del lusso.
Per quanto riguarda invece i titoli di stato, forse è meglio puntare su quelli che presentano scadenze di breve periodo, anche se attualmente i tassi non sono certamente tra i più convenienti.
Dopo il rally dei mercati in agosto, il rischio di volatilità a settembre rimane ancora su livelli molto elevati.