Tasso fisso preferito al variabile

Sembra che da una recente ricerca del sito specializzato mutuionline.it, gli italiano in questo particolare frangente preferiscano mutui a tasso fisso rispetto a quelli a tasso variabile. Naturalmente per valutare effettivamente la convenienza di una scelta di qeusto tipo occorrerebbe tenere conto dei diversi scenari alla base della stipula del debito a lungo termine. infatti probabilmente il tasso variabile aumenterà quando la situazione di incertezza economica si sarà stabilizzata e per il futuro si prevedono sempre più mutui a tasso fisso. Complice la caduta dell’ indice a cui sono collegati  i mutui a tasso fisso, l’ Irs, gli acquirenti di immobili si fanno sempre più tentare dall’ opzione di una rata costante. Inoltre anche il notevole grado di sicurezza che garantisce il mutuo a tasso fisso spinge sempre più italiani a preferirlo al tasso variabile.  Dalla ricerca sembra che quasi la metà degli intervistati, il 47 per cento, preferiscono il fisso , mentre il 31 per cento opterebbe per il variabile, la restante parte si affida agli operatori di banca che propongono magari prodotti sofisticati , magari indicizzati a valute o ad altri indici finanziari.

Le surroghe giocano un ruolo fondamentale , infatti quasi un terzo dei nuovi mutui sembra essere destinato a questi tipi di prodotti. In genere tali operazioni, che ricordiamo grazie ad un decreto del 2006 conosciuto come decreto Bersani, sono completamente gratuite. Pertanto chi ha contratto un muto quanto i tassi fissi viaggiavano intorno al 7,5 o 6,5 per cento ne approfitta per ottenre condizioni più vantagiose.  Sentendo gli operatori sembra che anche l’ inizio del 2011 sia all’ insegna del tasso fisso, dopo che il variabile nei precedenti anni l’ aveva fatta da padrone.  Se si guarda ai singoli operatori di credito il mutuo a tasso fisso più vantaggioso è offerto attualmente dal Banco popolare con un tasso effettivo globale, Taeg, pari a 4,03 per cento. Seguono Che Banca ( 4,16 per cento ) e BNL ( 4,33 per cento ). Naturalmente nell’ offerta di mutuo occorre anche considerare altri tipi di condizioni, come l’ apertura obbligatoria di conto corrente o altri costi non compresi nel paino di ammoratamento. Il mutuo variabile più conveniente è appannaggio di una banca che opera quasi prevalentemente online e cioè Che banca con un tasso di 2,12 per cento, a seguire Cariparma credit agricole con il 2,16 per cento e dopo Webank con il 2,17 per cento.

Quindi a conti fatti la differenza di spread tra un fisso ed un variabile sembra essere intorno ai 200 punti base, che tradotto in rate significa pagare 760 euro contro 902 euro per un mutuo ventennale.  Un risparmio di circa 1500 1800 euro che tornerà utile quando i tassi euribor salirannno e la rata aumenterà. Pertanto occore tenere sotto controllo l’ andamento dell’ euribor visto che sembra che i tassi saliranno nel 2011 e continueranno a salire sino al 2013 anno in cui si dovrebbe avere una stabilizzazione dell’ economia.