Standard & Poor's declassa le banche italiane

Filomena Spisso
  • Autore - Laurea in scienze politiche

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Standard & Poor’s ha tagliato il rating di 34 banche italiane, e tra i principali istituti declassati ci sono Unicredit, Intesa SanPaolo e Mediobanca.

L’agenzia di rating quindi, dopo aver ridotto il rating dell’Italia a “BBB+”, ha provveduto al declassamento di 34 istituti di credito italiani.

Da evidenziare che tutte le banche che sono state colpite dal downgrade, hanno outlook negativo.

Tra i principali istituti di credito, Unicredit e Mediobanca tagliate a “BBB+”, come anche Intesa Sanpaolo, Ubi Banca e Bnl.

Il Banco Popolare, la Popolare di Milano e Banca Carige hanno registrato un taglio del rating a “BBB-“.

Standard & Poor’s spiega che i motivi del downgrade del sistema bancario italiano, manifestando timori sulla redditività delle nostre banche e sulla capacità di essere in grado di rifinanziare il debito all’ingrosso.

L’agenzia americana prevede quindi una debole redditività delle banche italiane non soltanto nel breve periodo, ma anche con riferimento ad orizzonti temporali più lunghi.

Nel frattempo il primo ministro italiano, Mario Monti, dopo la notizia del downgrade, ha voluto precisare, durante la sua visita americana a Washington, che le “banche nei Paesi che sono altamente indebitati sono più vulnerabili, ma le banche italiane sono state meno colpite di altre dagli effetti della crisi“.