Prestito del Littorio e rivalutazione della lira

1 liraLe crisi finanziare hanno un ciclo ed una fine che si ripete nel corso dei decenni. Oggi siamo abituati a sentire parlare di crisi dell’euro, del dollaro, della caduta del Nasdaq o ancora piu’ attuale della crisi economica della Grecia

Conseguentemente i governi attuano manovre finanziarie piu’ o meno “aggressive” per riemergere dalla crisi ed invertire la rotta.

Il Prestito del Littorio fu per l’appunto una misura finanziaria attuata nel 1926 dal governo di Benito Mussolini per cercare di limitare le effetti negativi provocati dalla rivalutazione della lira.

La manovra, attuata mediante la trasformazione in decreto legge, traformo’ in maniera obbligatoria 15 miliardi di debiti a brevissimo termine, un miliardo di debito quinquennale e 4 miliardi di debito settennale in un debito a più lungo termine (restituzione a 30 anni per un tasso del 3.5% annuo) detto titolo del debito Consolidato (il prestito del Littorio).

L’opinione pubblica accetto’ questa manovra vedendo in questa manovra, seppur “disperata ed aggressiva”, l’unica possibilita’ di salvataggio della lira.