Pil giù a -1,9% nel 2013
L’Italia sempre più in recessione e con la ripresa ancora lontana. È quanto emerge dalle ultime stime del Centro studi di Confindustria, che vedono peggiorare il Pil per il 2013 a -1,9%.
Per uscire dalla crisi bisognerà attendere l’ultimo trimestre del 2013, che dovrebbe registrare un valore positivo dello 0,2%.
Ricordiamo che il Pil atteso per il 2013 era l’1,1%. A questi dati occorre infine aggiungere il crollo dei consumi che scenderanno del 3% nel 2013 e previsti in calo dello 0,3% anche nel 2014.
Dall’inizio della crisi in tutto sono stati 700mila i posti di lavoro persi, con la disoccupazione che è attesa in rialzo a fine anno al 12,4%, mentre nel 2014 al 12,7%.
Dopo questa seconda fase di recessione, il livello del Pil scenderà del 9,2%, ovvero “più basso del 2,2% ai minimi toccati nel secondo trimestre 2009”.
Per Confindustria, l’Italia ha ormai toccato il fondo ed ancora gli stimoli di una ripresa non si intravedono.
Senza dimenticare la insostenibile pressione fiscale che ha raggiunto il massimo storico del 44,6% del Pil.