Per gli italiani la ripresa nel 2014 è un bluff
La crisi, l’immobilismo ed il decadimento della condizione economica in cui versa il nostro Paese influiscono notevolmente sulle prospettive della popolazione: l’88,1 per cento degli italiani ritiene che nel corso dell’ultimo anno la situazione del Belpaese sia peggiorata.
Si tratta di un valore superiore di 8,1 punti percentuali rispetto a quello del precedente anno. È quanto diffuso dall’Eurispes.
Una rilevazione eseguita tra i primi di dicembre 2013 ed inizio 2014, che mette in risalto la minore fiducia di coloro che puntano ad una ripresa per quest’anno, che già peraltro era molto bassa (dal 10,7 all’8,2 per cento).
Sette italiani su dieci hanno registrato un netto peggioramento della propria condizione economica. Il 25 per cento, nel corso degli ultimi tre anni, è dovuto ricorrere ad un prestito bancario soprattutto per pagare altri debiti oppure per il mutuo di casa.
Oggi un italiano su tre fa ricorso a pagamenti a rate per comprare beni durevoli e quasi sette italiani su dieci hanno constatato una maggiore perdita del potere di acquisto.
Insomma un 2014 in cui i nostri politici continuano a parlare di ripresa economica e Pil che crescerà del 2 per cento nel 2015, ma “tastando il polso” del popolo, non si sente altro che mancanza di occupazione, cassa integrazione e difficoltà a pagare le bollette.