Mutui: 7 rate non pagate e pignoramento casa?
Molte polemiche e accese discussioni nelle scorse ore sul nuovo decreto legislativo presentato dal ministero dell’Economia e delle Finanze che va a recepire la direttiva europea 2014/17 sui mutui. In pratica le banche potrebbero espropriare le case dopo un ritardo nel pagamento di sette rate senza necessità di un ordinanza del tribunale. Cìè dunque un rischio di pignoramento della casa?
Abi: nessun rischio
Il Movimento Cinque Stelle e le associazioni dei consumatori si sono scagliate contro il governo, accusandolo di favorire le banche a danno dei consumatori.
Nel frattempo il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha voluto in qualche modo tranquillizzare le famiglie e le imprese:
“Non c’è il rischio di avere la casa pignorata, è una direttiva europea, non è stata richiesta dall’Abi. È una cosa lasciata alla libera contrattazione tra famiglie e istituti bancari e non riguarda il passato e i crediti deteriorati”.
Decreto mutui
Il nuovo decreto prevede la modifica del Testo Unico Bancario con riguardo ai casi di inadempimento del cliente: se il debitore non paga sette rate del mutuo, il soggetto finanziatore potrà scegliere di adottare tutta una serie di procedure per “gestire i rapporti con i consumatori se in difficoltà nei pagamenti”.
Al momento di stipula del contratto tra banca e cliente, viene pertanto lasciata libera facoltà di inserire la clausola che la casa ipotecata sia restituita alla banca in caso di sette mancati pagamenti.
Dopo la bufera sollevata a seguito del recepimento della direttiva europea, il governo si è comunque detto disponibile ad apportare le necessarie correzioni.