Mps: 3,9 miliardi gli aiuti richiesti a Monti
Il Consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi di Siena ha deliberato la sottoscrizione dei cosiddetti Monti bond fino a 3,9 miliardi di euro, importo superiore di 500 milioni di euro rispetto a quanto reso noto precedentemente.
Dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni, si procederà all’emissione, prevista entro il 28 dicembre 2012.
L’istituto senese rende noto che l’incremento di mezzo miliardo è dovuto a problemi di redditività relativi alla struttura del suo portafoglio finanziario.
E’ opinioni diffusa tra gli analisti che la banca intende smantellare il portafoglio di swap sui titoli di Stato su cui ha attualmente una perdita potenzialmente ingente, in modo da diminuire il costo di finanziamento che risulta necessario per sostenere tale specifico portafoglio.
Da sottolineare che Monte dei Paschi al 30 settembre 2012 ha archiviato una perdita potenziale sul portafoglio AFS (available for sale) pari a 3 miliardi di euro, per l’esposizione in titoli di Stato che risulta coperta da derivati.
Secondo gli esperti di Banca Akros la rinegoziazione della struttura del portafoglio comporterà “una perdita di 500 milioni entro fine anno“, e per questo motivo abbassa il target price sul titolo Mps da 0,22 a 0,18.
Da un punto di vista strategico l’operazione risulterebbe corretta, poiché andrebbe a smantellare una operazione che in futuro genererebbe ancora delle perdite, ma di contrasto aumenterà la cedola che Mps dovrà pagare al Tesoro.
E nel caso Mps non avrà i soldi per pagare le cedole al Tesoro, sarà costretta ad emettere molto probabilmente nuove azioni al prezzo di mercato riservate allo Stato, per un importo corrispondente all’ammontare degli interessi: questo in sintesi il pensiero più diffuso tra gli analisti.