Moleskine, pronto lo sbarco a Piazza Affari

Filomena Spisso
  • Autore - Laurea in scienze politiche

moleskine-sbarco-piazza-affariLa società italiana che produce il celebre taccuino Moleskine, i block notes con copertina nera e rigida usati da scrittori come Oscar Wilde e pittori come Vincent Van Gogh, è ormai prossima allo sbarco a Piazza Affari.

Il debutto è previsto per la fine di marzo e sarà la prima matricola dell’anno, presentandosi all’appuntamento con ottimi risultati: utili nel 2012 pari a 19,7 milioni di euro su un fatturato di 78 milioni.

I taccuini Moleskine sono diventati con il passare del tempo un vero oggetto di tendenza, grazie all’intuizione proprio di un imprenditore italiano, Francesco Franceschi, che a metà anni Novanta, grazie al suggerimento di un’amica, Maria Sebregondi.

La prima Moleskine “Italiana” viene venduta a Milano, e da quel giorno la crescita è costante e continua, fino a che un fondo di private equity decide di pagare 60 milioni di euro per acquisire la maggioranza della società, puntando a diffondere il marchio globalmente ed accrescere il giro d’affari.

Oggi il mercato principale dell’azienda è la zona dell’Europa, Medio oriente e Africa che rappresentano il 53%, segue l’America con il 36% e l’Asia e l’Australia con l’11%.

Il capitale della società è oggi controllato dal fondo Syntegra Capital con una quota del 67,7%, Index Ventures con il 15,2%, Francesco Franceschi con il 10,6% e il management con il 6,5%.

Oltre alle vendite di taccuini e agenda, sono diversi i prodotti targati Moleskine, come ad esempio i porta-occhiali ed i copri-tablet.