Le borse più profittevoli

Filomena Spisso
  • Autore - Laurea in scienze politiche

Guardando le statistiche anche i più esperti di mercati finanziari mondiali difficilmente potranno saperlo. Ma le borse che da inizio anno hanno avuto le crescite maggiori si trovano tutte in est europa con in testa proprio la borsa di Ulan bator, capitale della Mongolia con exploit intorno al 110 per cento. Sembra che il paese sia proprio in mezzo ad un’ euforia collettiva che ha ben pochi precedenti e gli investitori esteri incominciano ad interessarsi al paese europeo molto più che in passato. Addirittura gli analisti di Renaissance investimenti sostengono che le dimensioni della borsa di Ulan Bator potrebbero essere quattro volte maggiori nel 2013. Sul Podio salgono anche Sofia e Belgrado con crescite però più contenute. Ed a proposito di borse meno conosciute nel mese scorso si è avuto il debutto del Laos nei paesi con un mercato borsistico. Se la sono presa calma anche l’11 gennaio scorso, quando è stato ufficialmente aperto il Lao Securities Exchange (Lsx), la prima borsa a operare in Laos. Il volume di scambi è stato di circa 2 miliardi e 14 milioni di kip (la valuta locale), pari a circa 194.801 euro. Sono state trattate le azioni di due sole compagnie statali: la Banque Pour Le Commerce Exterieur Lao e la Électricité du Laos Generation Company (su cui puntano gli investitori locali).  
L’obiettivo è molto più ambizioso: 8 miliardi di dollari di vendite in azioni e obbligazioni per finanziare gli investimenti nel paese. Le istituzioni si attendono ora un interessamento di investitori esteri in modo da aumentare la capitalizzazione borsistica. Tuttavia si punta ad uscire da una situazione che vede la nazione tra una delle più poveri a livello mondiale. Infatti per ora il reddito medio p di 640 dollari pro capite ed entro il 2020 il Laos dovrebbe risollevarsi. Le potenzialità vi sono visto che la nazione è considerato come un forte esportatore di energia elettrica in una regione,  quella del sud est asiatico, che ha sempre più bisogno di energia. Infatti la Cina è il primo operatore commerciale del Laos, con investimenti di circa 2,9 miliardi di dollari.

Bulgaria e Serbia hanno comunque avuto trend positivi che da inizio 2011 hanno fatto registrare più 22 e 24 punti percentuali. Vi è infatti un notevole ritorno di fiamma per delle aree che in precedenza si ritenevano non sicure a causa di problemi di guerra o instabilità politica. Anche Croazia e Romania – come sostenuto da numerosi esperti del settore sono mercati su cui puntare. Infatti le borse sono ampiamente positive da inizio anno e la quotazione del Fondul Propriatea (tecnicamente un “fondo di restituzione” che il Governo romeno ha stabilito nel 2005 per compensare i cittadini le cui proprietà furono confiscate dal regime socialista di Ceaucescu, ndr) avvenuta lo scorso 25 gennaio sulla borsa di Bucarest ha certamente contribuito a riaccendere l’interesse sull’area.