Iva: ecco gli effetti dell'aumento
L’aumento dell’Iva al 22%, da oggi in vigore, colpisce tantissimi beni come benzina, vino, birra, tv, scarpe, radio, computer, mobili, giocattoli, detersivi e diversi servizi.
Una serie di rincari che non riguarda i beni di prima necessità, come pane, carne e latte, ma che saranno indubbiamente influenzati e ritoccati verso l’alto a seguito dei maggiori costi di trasporto.
Le famiglie spenderanno dai 207 ai 349 euro in più all’anno, secondo quanto indicato dalle maggiori associazioni dei consumatori.
Secondo Confcommercio l’incremento dell’Iva inciderà parecchio sui consumi ed andrà a colpire le spese natalizie, il periodo dell’anno in cui si assiste generalmente ad una ripresa del settore.
Codacons sottolinea che l’aumento dell’iva farà scendere i consumi del 3% su base annua. Secondo Adusbef e Federconsumatori, soltanto nel trimestre che va da ottobre a dicembre, le famiglie sborseranno 62 euro in più.
Si tratta del secondo aumento dell’aliquota in due anni, dopo che era salita dal 20 al 21% il 17 settembre 2011.
Da oggi saranno più cari alcuni prodotti quali vino, birra, succhi di frutta, benzina, automobili, gli accessori auto, i pezzi di ricambio, abbigliamento, calzature, pelletteria, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, televisori, radio e computer, tanto per citarne alcuni.
Registriamo una imposta di 3 punti percentuali superiore a quella della Germania, con la differenza che la loro economia è in crescita ed il tasso di disoccupazione è meno della metà del nostro.