Iva: domani 1 ottobre scatta l'aumento
Domani 1 ottobre scatta l’aumento dell’Iva, che passa dal 21 al 22% ed obbliga negozianti e professionisti agli aggiornamenti di prezzi, fatture e quant’altro.
Secondo il Codacons l’aumento dell’Iva comporta un maggiore esborso di 209 euro su base annua per una famiglia di tre persone e fino a 349 euro per un nucleo di cinque.
Il Codacons sottolinea che oltre a questi effetti diretti, l’aumento dell’Iva causerà la crescita dell’inflazione, la diminuzione dei consumi ed un rialzo dei prezzi al dettaglio, soprattutto nel comparto alimentare e di prodotti trasportati su gomma.
Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, mette in risalto che la crescita di un punto dell’aliquota non aiuterà il paese ad uscire dalla crisi, ma provocherà pesanti ripercussioni economiche sul nostro paese.
A tal riguardo Rienzi chiede al governo Letta di emanare un decreto urgente per bloccare l’aumento dell’aliquota.
D’accordo con l’associazione dei consumatori anche Confcommercio, che mette in evidenza che la crisi ha già distrutto le famiglie e le imprese ed occorre assolutamente scongiurare l’aumento dell’Iva, per evitare nuovi e pericolosi effetti recessivi.
Tutti sanno che l’aumento dell’Iva sarà un danno per il paese, ma purtroppo i nostri parlamentari sono presi da più urgenti questioni, come la decadenza di Berlusconi. In barba al pil a -1,8%, il più basso nel 2013 tra le grandi economie, una disoccupazione giovanile al 40% e tanti operai rimasti senza lavoro. Il solito caos italico.