IRLANDA E’ SALVA

Dopo l’accordo con Ue ed Fmi per un prestito da 90 miliardi di euro in 3 anni per salvare le banche e i conti pubblici dell’Irlanda, come ha dichiarato ieri il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, all’emittente radio lussemburghese RTL, i mercati partono positivi ma soprattutto è da notare il movimento del cross eur-usd che dopo una fiammata in area 1,3775 si attesta a metà mattinata in area 1,374.

In particolare durante questo week end, l’Unione Europea e il Fondo Monetario hanno preso in esame le linee guida del piano di austerity di quattro anni dell’Irlanda ed è improbabile che chiedano di apportarvi significativi cambiamenti: è quanto ha detto il ministro delle Finanze Brian Lenihan. Parlando alla rete televisiva RTE ha detto inoltre che il prestito, che secondo alcune fonti dell’Ue dovrebbe aggirarsi tra gli 80 e i 90 miliardi di euro, potrebbe permettere a Dublino di tornare rapidamente sul mercato delle obbligazioni. Lenihan ha precisato che ai responsabili del Fondo Monetario e dell’Unione europea «sono state sottoposte le linee guida del piano durante il weekend ed erano sostanzialmente soddisfatti». Il piano di riduzione del debito di 15 miliardi di euro dovrebbe essere reso pubblico nella giornata di mercoledì. Dando uno sguardo ai rendimenti dei titoli governativi, netto recupero sui mercati dei titoli di stato irlandesi in vista dei dettagli del pacchetto di aiuti Ue-Fmi a Dublino.

Il rendimento dei bond decennali irlandesi è calato al 7,67% con il conseguente restringimento dello spread (differenziale di rendimento) rispetto al corrispondente bund tedesco: lo spread si è ridotto a 496 punti dopo aver toccato il record di 652 punti lo scorso 11 novembre. Si allenta la tensione anche sui titoli portoghesi e spagnoli, con il rendimento sul decennale in calo rispettivamente al 6,5% e al 4,65% e lo spread a 380 e 194 punti. Per i titoli di stato dell’Italia lo spread si attesta sui 146 punti.

Ennesimo salvataggio, quindi, e con tutto ciò che ne deriva in termini di riallineamento, ovvero equità su, bond future giù ed euro su…ma quanto durerà? Il segnale dato al mercato è stato inequivocabile, finchè può l’UE intera, anche Inghilterra e Svezia fuori dall’eurozona, interverranno in salvataggio. Ma, e qui viene il bello, l’inflazione, ovvero il fulcro fondamentale sul quale ruotano gli obiettivi della BCE sarà sotto stretto controllo anche nel medio lungo termine? Su questo molti analisti si interrogano, immettere liquidità sul mercato è come “drogare” lo stesso e rinviare a domani i problemi di oggi, staremo a vedere.

Secondo quanto si apprende dalle agenzie stampa, Rehn, ha affermato che «le decisioni prese ieri sono un passo in avanti cruciale negli sforzi congiunti per stabilizzare l’economia irlandese e salvaguardare la stabilità finanziaria in Europa». Il programma di assistenza finanziaria all’Irlanda , ha messo in chiaro Rehn,«affronterà le sfide dell’economia irlandese in un modo decisivo» in quanto si baserà sugli «aggiustamenti fiscali e le riforme strutturali che saranno portate avanti dalle autorità irlandesi nel loro piano quadriennale la prossima settimana, fornendo i dettagli dell’impegno del governo per raggiungere il consolidamento fiscale di 6 miliardi di euro per il 2011, in modo da arrivare a un deficit del 3% nel 2014».