Ipo Facebook: rimborsi del Nasdaq avviati
Il Nasdaq risarcirà con 40 milioni di dollari i broker per i “problemi tecnici” che lo scorso 18 maggio hanno creato non pochi problemi durante l’attesa Ipo di Facebook.
In realtà i broker complessivamente hanno perso 100 milioni di dollari, quando la mattina del collocamento in Borsa del più famoso social network, si è verificata una improvvisa ed inspiegabile interruzione del sistema di scambi.
E’ stato reso noto che il parziale rimborso delle perdite, sostenute soprattutto da Ubs, Citigroup, Citadel e Knight Capital Group, sarà corrisposto una parte in contanti e la restante in sconti su commissioni future.
Da sottolineare che l’offerta del Nasdaq, accompagnata dalle scuse del suo ad Robert Greifeld, è stata già presentata ai broker, ed ora dovrà essere sottoposta per l’approvazione alla “Securities and Exchange Commission“.
Rammentiamo i fatti: il giorno del debutto in Borsa di Facebook, si verificò un inspiegabile ritardo di mezz’ora nel collocamento del titolo.
Le conseguenza immediate furono che alcuni ordini di compravendita (circa 30 milioni di azioni) non furono mai eseguiti, mentre altri furono invece eseguiti ma non confermati: i principali broker si ritrovarono quindi con posizioni non gradite nella tarda mattinata, quando il titolo aveva intrapreso la via del ribasso dai 42 dollari iniziali.
Occorre mettere in evidenza che il risarcimento offerto dal Nasdaq riguarda soltanto gli errori imputabili al loro sistema di scambi, ed esclusivamente sugli ordini di acquisto e vendita eseguiti ad un prezzo inferiore a 42 dollari.