Investire nell’energia alternativa

Filomena Spisso
  • Autore - Laurea in scienze politiche

Introduzione

Parlare al giorno d’oggi di energie alternative, di risparmio energetico e di sfruttamento delle fonti rinnovabili è diventato molto frequente: un rinnovato interesse nei confronti dell’ambiente e delle tematiche ad esso più strettamente collegate che ci fa subito venire in mente una domanda. È possibile al giorno d’oggi effettuare degli investimenti in questo particolare tipo di energia? E soprattutto: si tratta di un investimento conveniente e proficuo? Esaminiamo nel dettaglio questa interessante casistica.

 

Il sistema dell’energia alternativa

Moltissimi istituti di credito stanno provvedendo a introdurre nuovi finanziamenti pensati proprio per le famiglie e le imprese che sono interessate alla produzione di energia alternativa. Si tratta dunque di sofisticati prodotti di finanziamento destinati a tutti quei soggetti interessati a realizzare interventi in questo ambito. Perché allora si decide di andare ad investire nelle diverse tecnologie di produzione di energia da fonti rinnovabili? Spesso, le tematiche ambientali vengono spesso accantonate, ragionando da un punto di vista economico, perché comporterebbero dei costi ingenti nell’immediato; ma quando si parla di ambiente ed energia alternativa, bisogna comprendere che l’investimento diventa redditizio nel lungo termine. Solo partendo da questo presupposto se ne possono apprezzare i benefici principali. Sono due, in pratica, le ragioni per cui si decide di investire in questo campo: 1)perché si vuole contribuire al raggiungimento di obiettivi ambientali, come ad esempio un mondo sempre più pulito e un sistema davvero eco-sostenibile (c’è anche da dire che è un dato di fatto che l’autosufficienza energetica sia l’unica strada percorribile in questo senso); 2)perché ci si vuole mettere al riparo dai continui, e a volte sproporzionati, aumenti del costo dell’energia. Ci troviamo dunque di fronte a una prospettiva di sano ed equilibrato ecologismo. Le banche hanno pertanto ideato nuovi prodotti e strumenti che seguono questa logica e in grado di soddisfare le esigenze sia dei privati che delle imprese che intendono farne uso.

 

Gli investimenti destinati alle famiglie

In passato si è preferito più che altro privilegiare le imprese quando si andava a parlare di investimenti energetici. Ma oggi, essendo cambiata la percezione ambientale, anche le famiglie possono accedere con una certa semplicità ad un finanziamento appositamente dedicato e pensato per i privati cittadini: un investimento dedicato a chi ha interesse a investire nell’energia alternativa. Specifichiamo nel dettaglio le modalità con cui ha luogo questo particolare finanziamento. Anzitutto, bisogna rispettare delle determinate condizioni di accesso al finanziamento stesso: a)bisogna infatti presentare uno specifico preventivo di installazione, il quale viene solitamente rilasciato da un’impresa che è stata certificata in maniera idonea; b)ci deve poi essere un accredito, sul conto corrente ordinario del soggetto che intende effettuare l’investimento, della tariffa incentivante che è stata riconosciuta dal Gse (si tratta del Gestore dei Servizi Elettrici, l’ente che opera nel settore dell’energia rinnovabile fornendo incentivi e sgravi fiscali per chi decide di realizzare impianti appositi); c)infine, si va ad effettuare il pagamento tramite la banca delle fatture sottoposte a regolarizzazione, il tutto a favore dei fornitori. Solitamente, l’importo finanziabile è pari al 100% (includendo ovviamente l’Iva) della spesa che si deve sostenere: le somme previste dagli istituti di credito arrivano a un massimo di 50.000 euro. Variabile è anche la durata massima del rimborso, di solito fissata in un periodo di 144-150 mesi. Bisogna poi far attenzione alle altre spese accessorie incluse nel finanziamento: la scelta in questo caso va a quelle banche che prevedono le spese di estinzione in via anticipata e le spese relative all’informativa precedenti alla fase contrattuale in forma del tutto gratuita. È anche importante, per le famiglie che si affidano all’energia alternativa, calcolare correttamente il tasso fisso da applicare: il suo totale è ottenibile dalla somma dello spread e dell’interest rate swap (IRS).

 

Gli investimenti destinati alle imprese

Per il mondo delle imprese le banche hanno realizzato degli specifici finanziamenti che sono finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili o a basso impatto ambientale (ad esempio, l’energia eolica, solare, geotermica, idraulica, le biomasse e il biogas). Anche in questo caso, bisogna rispettare due determinate condizioni di accesso: 1)la redazione di un attestato di fattibilità tecnica da parte di un tecnico specializzato nel settore; 2)la valutazione di merito effettuata da parte di un tecnico specializzato e relativa alle reali aspettative di innovazione che si hanno sull’impianto da realizzare. L’importo finanziabile è, come nel caso delle famiglie, pari al 100% delle spese da sostenere, compresi i costi di progettazione. Inoltre, sono previsti investimenti di importo superiore ai 50.000 euro: è una forma tecnica particolare con cui la banca anticipa le somme necessarie per portare a conclusione l’impianto. Solo in una fase successiva, quando l’impianto comincerà a produrre appunto l’energia alternativa, la forma tecnica del finanziamento si tradurrà in un vero e proprio piano di ammortamento. La durata massima del rimborso oscilla tra gli 84 e i 90 mesi e, similmente alle famiglie, solo le spese di istruttoria sono previste in forma fissa, mentre i restanti oneri sono gratuiti.

 

 

SIMONE RICCI