Il futuro delle borse
All’ inizio di ogni anno è oramai consuetudine effettuare delle previsioni sulla base di ondate di dati e report che riguardano gli aspetti economici più disparati. Fin qui abbiamo visto come a Wall Street le previsioni pessimistiche sul futuro della borsa abbiano lasciato spazio alle previsioni più ottimistiche supportate da statistiche che indicano come il periodo nero sia oramai alle spalle. Sicuramente la grande liquidità che i quantitative easing della Fed hanno rilasciato sul mercato consente ai più esperti di prevedere un futuro massiccio impiego in titoli finanziari, ma occorrerà in futuro verificare anche la tenuta del sistema finanziario in quanto l’ accumulo di debiti che si è generato in diversi stati, soprattutto quelli dell’ area euro, non è ancora chiaro come verrà smaltito.
Comunque tra gli analisti italiani la convinzione prevalente è che la borsa avrà rialzi significativi da inizio anno sino agli inizi dell’ estate, successivamente occorrerà verificherà la tenuta del sistema e le borse potrebbero incontrare diversi problemi. Infatti diversi analisti sono concordi nel ritenere che i cicli borsistici durino grosso modo due anni, e si tiene conto che il trend positivo attuale è partito dai minimi di marzo 2009, questa’ anno dovremmo avere una continuazione del trend sino a primavera , con una possibile continuazione del trend massimo sino a Settembre 2011. Pertanto il 2011 potrebbe riservare alcune sorprese e nel 2012 la situazione potrebbe essere molto difficile. Le incertezze maggiori riguardano soprattutto il perdurare della fase rialzista visto che le politiche monetarie espansive e la tenuta dei tassi di interesse a livello molto basso per molto tempo hanno comunque drogato il mercato e portato le fasi di rialzo o di ribasso ad essere molto più brusche e violente. Infatti si ipotizza che l’ eventuale fase di distribuzione potrebbe esser molto più rapida del normale e riportare velocemente le borse mondiali in trend negativo. La strategia migliore per chi voglia correre rischi abbastanza limitati e comunque acquistare quando i prezzi hanno subito delle cadute attorno al 5 – 10 per cento dai massimi o minimi relativi. Tale eventualità dovrebbe concretizzarsi entro gli inizi di aprile e pertanto occorrerà monitorare il mercato e sfruttarne le asimmetrie. Naturalmente l’ attenzione dovrà essere focalizzata sui mercati azionari in prevalenza in quanto sono questi a presentare le occasioni migliori tenuto conto anche che molte aziende hanno presentato trimestrali di tutto rispetto con aumenti di fatturato e di utili. Lasciamo perdere, almeno nella prima fase dell’ anno investimenti in obbligazioni, soprattutto quelle emesse dagli stati nazionali e gli investimenti in commodities, un mercato molto volatile che potrebbe scontare qualche rintracciamento dell’ indice. Per quanto riguarda i listini azionari le migliori impostazioni sono quelle dell’ indice americano che comunque è meglio impostato rispetto agli indici europei zavorrati sopratutto dalle notizie di default degli stati.