I punti salienti della Finanziaria 2010

Filomena Spisso
  • Autore - Laurea in scienze politiche

Introduzione

Non è passato molto tempo dall’introduzione da parte dell’esecutivo della legge finanziaria relativa al 2010. Quindi, è molto utile andare ad analizzare quelle che sono le principali misure finanziarie ed economiche di questo testo normativo, il quale, lo ricordiamo, è il principale documento giuridico previsto dall’ordinamento della Repubblica italiana per regolare la vita economica del Paese e provvede a comunicare al Parlamento le spese e le entrate della vigente legislatura.

 

La legge finanziaria 2010

La legge finanziaria (la quel viene chiamata, più semplicemente e anche frequentemente, “finanziaria”) è una legge ordinaria dello Stato che contiene, secondo quanto viene previsto da una formula ricorrente, le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello stesso stato. In pratica, la legge che stiamo esaminando va a costituire una sorta di bilancio preventivo delle spese dello stato che riguardano appunto l’anno a venire, ma anche le principali e peculiari spese di tipo pluriennale. Entrando nel merito specifico della trattazione, la legge finanziaria per il 2010 (si tratta, nel dettaglio, della legge 191 del 2009, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 dicembre) si caratterizza essenzialmente per una duplice finalità, rappresentata, da un lato, dalla volontà di andare a stimolare la crescita economica del paese e, dall’altro, dalla necessità di mantenere intatta e duratura la stabilità dei conti pubblici dello stesso. Pertanto, al fine di perseguire nella maniera più efficace le finalità che siamo andati poc’anzi citando, la legge finanziaria del 2010 ha previsto sia numerosi stanziamenti in denaro, sia alcune misure eccezionali, come possono essere ad esempio la creazione della Banca del Mezzogiorno (l’ente che dovrebbe provvedere a finanziare le principali opere pubbliche nelle regioni meridionali d’Italia) e il taglio del numero di assessori e di consiglieri che possono far parte delle provincie e dei comuni. Passiamo ora a visualizzare quali sono le principali disposizioni della recente legge finanziaria.

 

Gli stanziamenti in denaro

I vari stanziamenti in denaro previsti da questo testo normativo sono previsti, in particolare, per diversi settori, tra cui figurano la giustizia, l’agricoltura, il lavoro e i relativi ammortizzatori sociali (le misure di sostegno al reddito che consentono ai lavoratori di evitare i casi di mancanza di retribuzione), il piano contro il dissesto idrogeologico (anche alla luce dei casi non infrequenti verificatosi nel 2009), il settore sanitario e le missioni di pace in cui sono impegnati i nostri soldati. C’è da dire, in questo senso, che, tra i vari stanziamenti, devono essere ricordati quelli volti a rimuovere le situazioni difficili nelle zone a rischio idrogeologico, in quanto a denaro speso (circa 400 milioni di euro), quello relativo all’adeguamento antisismico delle nostre scuole (oltre 300 milioni di euro), quello per la costruzione di nuove strutture carcerarie e il conseguente aumento della capienza delle strutture esistenti (500 milioni di euro), ma anche quello destinato in favore delle scuole private (130 milioni di euro), nonché l’incremento del fondo relativo al 2010 per il finanziamento delle Università (400 milioni di euro) e l’incremento del fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio (in questo caso, la spesa è minore, circa 50 milioni di euro). Vi sono, inoltre, delle misure speciali che sono state stabilite in favore delle aree colpite dal terremoto dello scorso 6 aprile in Abruzzo, sia per quel che concerne le popolazioni, sia in riferimento alle imprese. In particolare, se spostiamo la nostra focalizzazione sul recupero dei versamenti al fisco e quelli contributivi sospesi per il periodo 6 aprile-30 novembre 2009 sempre a seguito del sisma, ci si accorge che sale da 24 a 60 il numero delle rate per la restituzione del debito e viene differito il termine del pagamento della prima rata da gennaio 2010 a giugno 2010.

 

Le misure a favore del Mezzogiorno

Tra le numerose novità che sono state apportate dalla legge finanziaria del 2010, una delle più importanti è senza dubbio rappresentata dalla creazione della Banca per il Mezzogiorno Spa, un apposito istituto bancario a partecipazione statale che è deputato a sostenere i progetti di investimento e infrastrutturali nel Mezzogiorno d’Italia appunto. Sempre col fine precipuo di voler incentivare la crescita economica delle regioni meridionali del nostro paese, sono stati poi stanziati anche altri 470 milioni di euro, somma destinata al tanto discusso ponte sullo Stretto di Messina.

 

Il taglio degli assessori e dei consiglieri di provincie e comuni.

Infine, non si può dimenticare neanche un’altra fondamentale novità che è stata apportata dalla legge finanziaria del 2010, vale a dire il taglio obbligatorio di ben 22 punti percentuali per quel che concerne il numero totale degli assessori e dei consiglieri che governano enti come le provincie e i comuni (si tratta, per la precisione di 35.000 poltrone): è questa una riduzione, la quale è stata appositamente tarata in maniera proporzionale al numero della popolazione, che andrà a riguardare in un primo momento gli enti che nel corso dell’anno avranno rinnovato i consigli.

 

 

 

SIMONE RICCI