Grecia: passa il piano austerity, guerriglia ad Atene

Filomena Spisso
  • Autore - Laurea in scienze politiche

atene approva aiuti

Il Parlamento della Grecia ha espresso voto favorevole al piano “lacrime sangue” varato dal governo di Lucas Papademos.

Nel corso dell’approvazione di queste nuove misure di rigore, passo obbligatorio per ricevere il pacchetto europeo di aiuti da 130 miliardi, ad Atene ed in altre città elleniche scoppiavano gravi disordini.

Sono stati violenti gli scontri tra i black bloc e la polizia all’esterno del Parlamento, con lancio di bottiglie, pietre e bombe molotov verso gli agenti, black bloc che sono stati anche sostenuti da parte della popolazione, ormai giunta al “limite” dai continui tagli a pensioni e salari.

Edifici in fiamme, tra cui cinema, negozi, la biblioteca universitaria e una filiale della banca greca Eurobank.

Gli avversari del governo Papademos contestano il fatto che le misure di austerità già adottate, hanno prodotto una contrazione del Pil, con un rapporto tra debito e Pil, passato dal 127% dell’inizio della crisi (ottobre 2009) al 159% attuale.

Tra le nuove misure richieste, che sono state la principale causa delle tensioni sociali di questi giorni, previsto il taglio delle pensioni, dei salari e dei posti di lavoro per circa 3,3 miliardi di euro.

Il ministro delle finanze Evangelos Venizelos, ha dichiarato durante la difficile e intensa seduta parlamentare:

“La scelta non è tra sacrifici o meno, ma tra sacrifici e qualcosa di ancora più duro e inimmaginabile”.