Fmi: Italia paese di periferia

Autore:
Filomena Spisso
  • Autore - Laurea in scienze politiche

italia periferia d'Europa

L’Italia è stato definito un paese di periferia, come Spagna, Grecia, Irlanda e Portogallo. I paesi “core”, ovvero il centro dell’area Euro, sono invece Austria, Francia, Germania, Olanda e Belgio.

Incominciano palesemente a delinearsi le divisioni nella zona euro, secondo quanto contenuto nel rapporto annuale redatto dal consiglio del Fondo Monetario Internazionale.

Un documento che è stato inizialmente stoppato, prima di venire alla luce, da quando il 23 luglio è stato approvato, proprio per il fatto di definire alcuni paesi “periphery”, nazioni come l’Italia che hanno una lunga storia alle spalle.

L’utilizzo di un termine certamente sprezzante per indicare le economie europee oggi più colpite dalla recessione e dalla crisi.

Non esiste un’Europa di seconda classe, siccome non sono ben chiare le basi economiche, storiche o culturali per stabilire quali paesi sono la  “periferia” e quali sono il “centro” dell’Europa.

Sprezzanti soprattutto nei riguardi del nostro paese, che oltre ad essere uno dei fondatori della Comunità europea, rientra a pieno titolo, nonostante le difficoltà, nel G7, ovvero le sette più grandi economie industriali della terra.

Andrea Montanino, il direttore che è stato inviato dal ministero Tesoro, insieme al direttore francese Hervé Jodon de Villeroche ed il tedesco Hubert Temmeyer, si sono fatti portavoce di manifestare il dissenso di tutta l’Unione europea al consiglio d’amministrazione dell’Fmi.

Concludiamo con le parole del brasiliano Paulo Nogueira Batista: “L’Italia non può essere periferica, perché in Italia abita il Papa”.