Fmi, dall'Eurozona impegni per 150 miliardi
E’ stato raggiunto un accordo tra i ministri dell’Eurogruppo, per aumentare la quota di partecipazione dell’Unione Europea al Fondo Monetario Internazionale, e successivamente rendere disponibili queste somme agli stessi paesi dell’area Euro.
L’Italia dovrà versare 23,5 miliardi di euro, la Spagna 14,9 miliardi di euro, la Francia 31,4 miliardi di euro, la Germania 41,5 miliardi, l’Olanda 13,61 miliardi ed il Belgio 9,99 miliardi.
I ministri quindi hanno confermato che la zona Euro metterà “a disposizione 150 miliardi di euro di risorse aggiuntive per l’Fmi attraverso prestiti bilaterali”.
E’ stato reso noto, attraverso un comunicato, che la Repubblica Ceca, la Danimarca, la Polonia e la Svezia hanno deciso di partecipare al rafforzamento del Fmi, al contrario della Gran Bretagna, che ha rifiutato di contribuire al salvataggio dell’euro.
E’ necessario comunque sottolineare che in alcuni Stati membri, come ad esempio la Svezia, questa decisione sui fondi deve essere approvata dai rispettivi Parlamenti nazionali.
Viene inoltre comunicato dalla Ue, che queste risorse aggiuntive, serviranno per aumentare la capacità del Fondo Monetario Internazionale, in modo da rispettare “le sue responsabilità verso i suoi partner globali“, un aspetto ritenuto fondamentale, considerando il rallentamento dell’economia e la crisi sui mercati.
Una cosa per adesso pare certa: Mario Draghi, durante il suo intervento al Parlamento Europeo, ha dichiarato: “Dall’euro non si torna indietro“.