Fitch e Moody's promuovono l'Italia

Filomena Spisso
  • Autore - Laurea in scienze politiche

Fiducia di fitch nell'Italia

Il governo italiano riscuote molto credibilità ma il premier Mario Monti deve fare progressi nel più breve tempo possibile: è questo “il succo” delle dichiarazioni del direttore operativo di Fitch, David Riley, a Bloomberg Tv.

L’agenzia di rating americana sottolinea inoltre che i Paesi dell’area euro potrebbero veder abbassati ulteriormente i loro rating, se non metteranno in atto entro la fine del 2012, tutti quegli accorgimenti necessari per risolvere la crisi.

L’altra importante agenzia di rating, Moody’s, stima per l’Italia un Pil fra 0% e -0,5% nel 2013, e quindi un probabile ritorno a livelli pre-crisi, anche se mette in evidenza che il rischio di una recessione che potrebbe durare fino al 2016, non è del tutto scongiurato.

Moody’s sottolinea che la crisi del debito europeo, nel miglior dei casi, è a meta del percorso, e nazioni come Grecia e Irlanda, potrebbero aver bisogno fino al 2016 per perfezionare il loro programma di risanamento dei conti.

L’agenzia di rating americana invece mette in risalto che Italia, Spagna e Portogallo, potrebbero uscire dall’attuale e difficile contesto economico finanziario, se entro il 2013 procederanno ad applicare le riforme già decise dai rispettivi governi.