Eurostat: fine recessione nel Vecchio Continente
Eurostat ha confermato la stima sulla crescita del Pil nell’Eurozona nel secondo trimestre 2013, risultata pari ad un +0,3% rispetto ai primi tre mesi dell’anno.
L’Italia rimane ancora indietro ed il prodotto interno lordo del nostro paese segna un -0,2% nel trimestre.
Rispetto al secondo trimestre del 2012, la stima nella zona euro è migliorata passando da -0,7% a -0,5%.
Fuori dall’Europa si registra la crescita degli Usa, pari allo 0,6% rispetto al primo trimestre.
Considerando le performance dei singoli Paesi, in Portogallo la maggiore crescita del Pil pari ad un +1,1%.
A seguire la Germania, la Lituania, la Finlandia ed il Regno Unito con un +0,7%.
La Francia registra un rialzo a quota +0,5%.
In territorio negativo si trovano Cipro con un -1,4%, la Slovenia con un -0,3%, Italia e Olanda entrambe a -0,2%.
La Spagna registra un valore in calo dello 0,1%.
Nel corso del secondo trimestre dell’anno la spesa delle famiglie, per quanto concerne i consumi finali, è cresciuta dello 0,2%.
L’aumento dei consumi ha contribuito per un +0,1% alla crescita del Pil nella zona euro.
Le vendite al dettaglio, sempre nella zona euro, evidenziano una leggera ripresa nel mese di luglio segnando un +0,1% mensile, dopo il forte calo dello 0,7% di giugno.