Estinzione anticipata mutuo: penale reintrodotta

 Estinzione anticipata mutuo: penale reintrodotta

Il governo italiano accoglie la direttiva da parte della Ue che in pratica reintroduce la penale sull’estinzione anticipata dei mutui.

L’Unione europea ci ha infatti invitato a modificare la norma cancellata in passato da Bersani. Quando la stessa sarà trasformata definitivamente in legge, gli effetti sui nuovi mutui potrebbero rivelarsi particolarmente pesanti per i mutuatari.

Ricordiamo che fino al 2007 l’estinzione anticipata di un mutuo prevedeva l’applicazione di una penale che poteva toccare fino al 4% del capitale residuo. Pierluigi Bersani decise per la sua cancellazione. Come prima diretta conseguenza si generò una nuova spinta alle surroghe, ovvero alla possibilità di poter cambiare gratuitamente il proprio mutuo rivolgendosi ad altri istituti di credito.

Una cancellazione di una norma che produsse una maggiore concorrenza tra le banche.

L’Unione europea è invece sempre stata propensa a seguire il modello adottato in Germania, paese in cui i mutui  prevedono una penalità per i contratti chiusi entro i primi 10 anni.

In Italia le banche porterebbero tale soglia a 5 o 7 anni mentre la penalità per estinzione anticipata o surroga sarà pari all’1 o all’1,5 per cento.

Per i mutuatari si profila dunque all’orizzonte un nuovo costo. Entro marzo 2016 l’Europa chiede al governo italiano di adeguarsi al resto dell’Unione. Dalla prossima estate è perciò molto probabile che i mutui torneranno nuovamente a essere gravati delle penale di estinzione anticipata.

Il tempo limite per accogliere la nuova normativa è fissata al 21 marzo 2016. Protestano Adusbef e Federconsumatori.