Elementi di teoria della produzione

Merci-base e merci non-base

Quando ci si riferisce a una economia che tende a produrre un sovrappiù, diventa inevitabilmente rilevante la distinzione tra le merci-base e le merci non-base. Le merci-base sono, in sostanza, quelle che entrano, in modo diretto o indiretto, nella produzione di tutti i tipi di merce; le merci non-base, invece, sono quelle che non soddisfano questa specifica condizione.

 

Come si caratterizzano i due tipi di merce

Si può anzitutto affermare con certezza che, in generale, i beni che vanno a costituire le sussistenze dei lavoratori sono delle merci-base. È evidente, in effetti, che se ogni tipologia di merce richiede del lavoro per poter essere prodotta, le sussistenze entrano nella produzione di tutte le merci. Questo assunto rimarrebbe vero anche nell’ideale caso in cui nell’economia si provvedesse a produrre una merce che non richiede alcuna quantità di lavoro diretto: si tratta, nello specifico, del caso di una produzione “robotizzata” per intero, quindi, se per produrre almeno uno dei mezzi di produzione che sono impiegati in tale produzione, o un mezzo di produzione di un mezzo di produzione, e così via, fosse in ogni caso richiesto del lavoro, le sussistenze entrerebbero nella produzione di quella merce. In parole povere, è sufficiente che la produzione di ciascuna tipologia di merce richieda del lavoro in modo diretto o anche solo indirettamente, condizione quest’ultima che sarà sempre verificata in generale, perché le sussistenze entrino nella produzione di tutte le merci e vadano a costituire pertanto delle merci-base.

 

I mezzi di produzione

Oltre alle sussistenze, tra le merci-base figureranno anche i mezzi di produzione. In un esempio tipico che viene fatto in economia, sia il grano che il ferro vengono a rappresentare delle merci-base, visto che entrambe entrano in maniera diretta nella produzione del grano, del ferro e del velluto, sia in qualità di sussistenze che come veri e propri mezzi di produzione. Si può supporre, a questo punto, che il ferro non sia una parte integrante delle sussistenze, le quali, quindi, verrebbero di conseguenza a essere costituite essenzialmente di grano; si suppone inoltre che lo stesso grano non entra in maniera diretta neanche nella produzione di sé stesso. Ragionando in questo modo, i processi produttivi delle tre merci sarebbero allora di questo tipo: 1)Grano – GRANO + LAVORO + FERRO; 2)Ferro – GRANO + LAVORO; 3)Velluto – GRANO + FERRO +  LAVORO. In base a ciò, sorge spontanea una domanda: ci si può chiedere infatti se il ferro sia in questa ipotesi di specie una merce-base. La risposta è senz’altro affermativa, visto che è vero che il ferro non entra in modo diretto nella produzione di sé stesso, ma vi entra in maniera indiretta: il ferro è infatti richiesto nella produzione del grano, il quale entra sia come mezzo di produzione che come una sussistenza nella produzione del ferro.

 

Le altre ipotesi sulle merci

Immaginiamo ora che il grano, invece, non entri in modo diretto nella produzione di sé stesso. Ciò è necessario affinché si abbiano i seguenti processi produttivi: 1)Grano – FERRO + LAVORO; 2)Ferro – GRANO + LAVORO; 3)Velluto – GRANO +  FERRO + LAVORO. Come si nota, sia il grano che il ferro continuerebbero a costituire delle merci-base, sebbene ciascuna di queste due merci entri nella produzione di sé stessa solo in modo indiretto. È naturale, poi, che grano e ferro resterebbero nella produzione del velluto, dato che l’altra vi entrerebbe comunque in via indiretta. Andiamo a questo punto a considerare quali specie di merci rientrano tra le merci non-base. Un primo sottogruppo viene a essere costituito da merci che non vengono impiegate né come mezzi di produzione né come sussistenze, come ad esempio il velluto. Ogni altra merce destinata in via esclusiva al consumo, ma non necessaria alla sussistenza farebbe evidentemente parte di questo gruppo. Un secondo sottogruppo sarà inoltre costituito da merci impiegate come mezzi di produzione esclusivamente nella produzione di merci del primo sottogruppo. Ad esempio, se nel nostro esempio la produzione di velluto richiedesse, oltre al grano e al ferro, anche il carbone, quest’ultimo costituirebbe una merce non-base: esso infatti non entrerebbe né indirettamente né direttamente nella produzione del grano né in quella del ferro. I mezzi di produzione che entrano solamente nella produzione delle merci del secondo sottogruppo sono poi a loro volta delle merci non-base, e così via. Visto che la distinzione tra merci-base e merci non-base è stata resa più afferrabile, si può vedere che se tutte le merci richiedono direttamente o indirettamente del lavoro per essere prodotte, per individuare le merci-base è sufficiente guardare alla produzione delle sussistenze. Sono infatti necessariamente ed esclusivamente merci-base quelle che costituiscono le sussistenze e i loro mezzi di produzione diretti e indiretti. Dunque, le sussistenze e i loro mezzi di produzione sono merci-base, ma resta da chiarire se queste merci esauriscano il complesso delle stesse merci-base che non fanno già parte di questo gruppo: la risposta in questo caso è negativa.

 

 

 

SIMONE RICCI