Draghi e rapporto Bankitalia
Mario Draghi snocciola cifre riguardanti la ripresa economica mondiale e quella italiana. In particolare sembra che la ripresa mondiale sia ripartita sebbene in modo diseguale tra occidente ed oriente. In particolare sembra l’ occupazione l’ emergenza da affrontare, visto che sia negli stati uniti che nei paesi europei si tenta in ongi modo di non perdere occupati. In Italia la situazione è in chiaro scuro visto che sebbne vi sia una certa ripresa dell’ economia occorre considerare che la ripresa nel 2011 sarà più lenta del previsto. La dinamice della crescita dovrebbe essere più moderata nei paesi già sviluppati mentre nei paesi emergenti la crescita dovrebbe essere più esplosiva . a dimostrazione di questa teoria vi sono i dati provenienti dalla Cina dove l’ economia ha iniziato a crescere a due cifre mentre purtroppo Pechino è alle prese con un inflazione superiore al previsto che potrebbe portare ad un elevato livello di prezzo.
Secondo Mario Draghi la crescita è fondamentale per assicurare stabilità dei prezzi e rigorosità finanziaria, in modo tale da non far aumentare in maniera esponenziale il debito pubblico. Purtroppo lo sviluppo potrebbe essere limitato dai continui ricorsi alle agevolazioni per i paesi europei in difficoltà e le famigli e le imprese potrebbero essere condizionate dal forte indebitamento portando a ridurre i consumi nonostante la presenza di liquidità. I mercati sicuramente funzionano in maniera corretta ed assicurano una certa concorrenza. I bond sono regolarmente emessi e la circostanza che circa l’ 80 per cento dei titoli di debito siano detenuti da europei comporta che il sistema sia abbastanza stabile. Inoltre la moneta unica va difesa è fare in modo che guadagni sempre più stabilità e si ponga come una valida valuta per scambi commerciali.
La stabilità italiana è legata a doppio filo con la crescita ed occorre che si faccia in modo che lo sviluppo segua linee ben definite in modo da non stravolgere troppo il sistema economico. Le banche italiane sono quelle che tra le banche mondiali hanno subito le minori perdite anche perché il loro modo di operare è molto meno internazionale di altre. Infatti le banche europee preferendo operare nel mercato locale hanno realizzato minori debiti e hanno avuto la possibilità di non avere eccessivi titoli tossici all’ interno del portafoglio. Naturalmente alcune banche italiane sono obbligate a fare di più per adeguarsi ai dettati di Basilea 3 e fare in modo da assicurare più solidità finanziaria.
Naturalmente viene posto un’ occhio alla crisi che sta coinvolgendo i vari mercati europei. La spiegazione secondo il governatore di Bankitalia è nel fatto che la crisi ha sconvolto il rapporto Pil debito e Pil deficit di diversi paesi europei. E’ necessario un riassestamento. ma tale operazione dovrà essere effettuata in tempi brevi senza fretta.