Debiti PA: Ue apre procedura infrazione contro l'Italia

Autore:
Filomena Spisso
  • Autore - Laurea in scienze politiche

Debiti PA: Ue apre procedura infrazione contro l'Italia

La Commissione Ue ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia per non applicare correttamente la direttiva Ue per quanto concerne i notevoli ritardi dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione.

Praticamente le imprese non vengono pagate a 30-60 giorni come stabilito dalle regole della Ue ma addirittura con ritardi che in alcuni casi arrivano fino a ben 210 giorni.

Una mossa definita “sorprendente” dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.

La procedura d’infrazione contro l’Italia è stata formalizzata attraverso l’invio al governo di una lettera di messa in mora: violazione della direttiva europea sui ritardi di pagamento.

Bruxelles ha ricevuto molte denunce sul fatto che in Italia le autorità pubbliche “impiegano in media 170 giorni per effettuare pagamenti per servizi o merci fornite e 210 giorni per i lavori pubblici”.

La Commissione inoltre ha sottolineato che alcuni enti applicano alle cifre dovute interessi più bassi da quanto stabilito dalla Bce.

La procedura è stata decisa su proposta del responsabile dell’Industria, Antonio Tajani.

Graziano Delrio ipotizza che Tajani lo abbia fatto soltanto “per motivi politici, per dare l’immagine di un Paese che non ha messo a posto le cose”.

Fini politici o no, guardiamo ai fatti: siamo tra i peggiori pagatori d’Europa, occorre trovare una soluzione per risolvere tale annoso problema che causa il collasso di molte aziende  italiane.