Crisi profonda per Facebook

Autore:
Filomena Spisso
  • Autore - Laurea in scienze politiche

facebookFacebook ha toccato i 17 dollari a Wall Street, nuovi minimi storici dai 38 del collocamento dello scorso maggio: è crisi profonda.

Ricordiamo che la società era sbarcata sul mercato con alte valutazioni (superiori ai cento miliardi di dollari) e grandi prospettive.

Ma al contrario, in soltanto tre mesi ha fatto registrare un altro primato, tutt’altro che positivo, perdendo ben 50 miliardi di capitalizzazione.

La società di Mark Zuckerberg attualmente non sembra in grado di riuscire a ribaltare la delicata e difficile situazione: soltanto la pubblicazione di dati e bilanci in forte ripresa forse potrebbe servire a invertire la tendenza negativa.

Nel frattempo sia Morgan Stanley che JP Morgan hanno ridotto il target sul titolo, rispettivamente del 16% e del 33%.

I due istituti di credito statunitensi comunque credono che Facebook, per la fine del 2013, possa raggiungere quotazioni migliori di quelle attuali, comprese tra i 30 ed i 32 dollari.

Gli analisti tuttavia non sono ottimisti riguardo ai prossimi esercizi, in quanto prevedono riduzioni dell’entrate pubblicitarie ed diminuzione degli introiti derivanti dal segmento dei giochi online.

Facebook non sembra più avere lo stesso appeal del recente passato, nonostante ormai è prossimo a raggiungere lo storico traguardo del miliardo di utenti.