Crescita rinviata primavera 2014

Filomena Spisso
  • Autore - Laurea in scienze politiche

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Crescita rinviata alla primavera del 2014: questo il giudizio espresso dall’ufficio Studi della Confcommercio dopo la diffusione dei dati sul prodotto interno lordo e sulla produzione industriale da parte dell’Istat.

La Confcommercio sottolinea che la produzione industriale è in calo, rispetto al 2010, di quasi il 10%, alla quale si aggiunge la revisione al ribasso del Pil del primo trimestre del 2013: l’Italia è “ancora in piena crisi”.

Questo si traduce in un ulteriore slittamento della ripresa.

Ai dati sul Pil e sulla produzione industriale occorre aggiungere il forte calo della domanda interna, con consumi in rosso (-3,5%) e gli investimenti a picco (-7,5%).

Tempi ancora difficili per il nostro paese, nel quale la crisi è molto più profonda rispetto a quella registrata in altre nazioni: il ribasso del Pil nel primo trimestre del 2013, rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, in Germania è pari allo 0,3%, mentre in Francia allo 0,4%.

In Italia il Pil è sceso invece del 2,4%.

Secondo la confederazione occorre intervenire al più presto scongiurando ogni nuovo rincaro della pressione fiscale, a partire dal tanto discusso aumento dell’Iva nel prossimo mese di luglio, assolutamente da evitare.