Costi dei conti correnti in Italia

Michel Barnier, il commissario al mercato  interno ha generato una polemica che, almeno in Italia, non è una novità. Infatti da un po di tempo a questa parte a tenere banco è la discussione dei costi dei conti correnti e del fatto se in Italia si abbia una spoporzione o meno nei costi. Secondo L’ Adusbef, l’ associazione dei consumatori che ha molto a cuore i temi che riguardano la tutela dei diritti dei cittadini, i costi sono i più elevati dell’ intero territori europeo. Secondo l’ associazione delle banche, l’ Abi, invece i costi sono in media europea e non vi sono motivi per creare degli allarmismi o scatenare delle polemiche.

Secondo Barnier la tesi dell’ associazione Adiconsum è da condividere infatti ha chiesto direttamente in commissione europea maggiore trasparenza in virtù del fatto che secondo gli studi fatti da barnier i prodotti bancari italiani vengono in media a costare 253 euro l’ anno , più del doppio dei 112 euro riscontrati in Europa e quasi 5 volte di più della media riscontrate in Olanda. A questo punto secondo Barnier la Commissione dovrebbe chiedere maggiore tutela per il consumatore ed eventualmente fare pressione alle autorità regolamentatrici per ottenere una maggiore concorrenza tra gli attori non solo a livello europeo ma anche all’ interno dello stesso stato.  A questo punto è intervenuta l’ associazione delle banche che ha categoricamente smentito che in Italia i costi siano a quel livello, anzi siamo intorno ai 114 euro l’ anno quindi addirittura sotto alla media europea che è intorno ai 116 euro.  Anzi l’ Abi sottolinea come la media di settore non sia un indice affidabile e sia fuorviante per chi vuole effettuare operazioni di trasparenza. Infatti molti prezzi stracciati sono l’ offerta di banche che pagano la loro politica aggressiva con situazioni di bilancio che presentano squilibri elevati e che quindi non vanno prese in cosiderazione rispetto alle banche serie che a fronte di costi leggermente superiori di gestione offrono garanzia e solidità.

Insomma una risposta particolarmente piccata dell’ Abi che dopo entra anche nel dettaglio e spiega che i costi sono errati in quanto alla commissione europeo nei costi di gestione del conto corrente italiano si comprendono le imposte di bollo,  che non sono guadagni che finiscono alla banca, le commissioni di massimo scoperto che vengono applicate solo in Italia ed infine si scelgono valori che corrispondono alle spese massime e non alle spese medie praticate dalle banche italiane.

Tuttavia in tema di fidi e commissioni di massimo scoperto la Banca d’ italia ha già esortato il legislatore ad intervenire su una materia molto complessa e che non consente di capire quali siano i veri costi reali all’ interno del sistema bancario per questo tipo di servizio offerto.