Conto corrente meglio cambiare spesso

Filomena Spisso
  • Autore - Laurea in scienze politiche

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Non conviene essere un vecchio cliente della propria banca, in quanto i nuovi sono trattati meglio. È quanto rivela uno studio della Banca d’Italia, sottolineando che le new entry riescono ad ottenere le migliori condizioni di conto corrente.

In base al rapporto si evidenzia che nel 2012 la spesa media per la gestione di un conto corrente bancario è stata pari a 101 euro, con costi inferiori di 4,8 euro rispetto al 2011 e 9,2 euro in meno dell’anno 2010.

Se si considerano i conti correnti aperti nel corso dell’ultimo anno, la spesa scende di parecchio sotto della media: 60,5 euro.

Per i conti che invece presentano un’anzianità di dieci anni o più, il costo raggiunge l’importo di 99,6 euro.

La Banca d’Italia incita quindi i cittadini a verificare periodicamente i costi del conto e ad effettuare confronto tra le offerte disponibili sul mercato.

L’istituto di via Nazionale sollecita infatti di cambiare il conto più spesso, per beneficiare delle migliori condizioni offerte dai diversi istituti.

Bankitalia ha poi messo in luce i risultati dell’attività dell‘Arbitro bancario e finanziario che nel 2012 ha registrato 5.653 ricorsi, il 58% in più rispetto al 2011.

Le controversie hanno riguardato in primo luogo le carte di credito (21%), seguite dai bancomat (16%), dai conti correnti (14%), cessione del quinto (11%), mutui (10%) e credito al consumo (4%).