Consumi italiani tornati indietro di 15 anni
A causa delle recessione, i consumi delle famiglie italiane sono tornati indietro di 15 anni. Nel 2014 sono risultati inferiori del 7,7 per cento al 2007, anno di inizio della crisi, tornando ai livelli del 2000. È quanto reso noto dalla Corte dei Conti nella relazione depositato al Senato.
Da rapporto si evince che soltanto le esportazioni hanno registrato un calo contenuto (-1,4 per cento) rispetto ai livelli pre-crisi, mentre per tutti gli altri comparti le differenze sono state piuttosto elevate.
Il Prodotto interno lordo nel 2014 è stato inferiore dell’8,9 per cento a quello del 2007 e praticamente in linea con i dati del 2000.
Per quanto riguarda invece i consumi delle famiglie, sono risultati più bassi del 7,7 per cento sul 2007.
Crollo di oltre il 30 per cento anche per il valore degli investimenti rispetto ai livelli pre-crisi.
La Corte dei conti ha messo in risalto valori sempre molto elevati per la disoccupazione, con il relativo tasso cresciuto di 6,6 punti percentuali, toccando il 13 per cento alla fine del 2014, per circa 3,4 milioni di persone senza lavoro.
Infine le retribuzioni pro-capite che in questi lunghi anni di crisi, sono aumentate dell’11 per cento in media, ma con i prezzi cresciuti nello stesso periodo del 12,3 per cento: in termini reali i salari hanno perso pertanto l’1,3 per cento.