Consumi ancora fermi a dicembre 2010
Ancora fermi i consumi a dicembre secondo le stime segnalate dall’Icc, l’indicatore di Connfcommercio. Nel mese di dicembre dello scorso anno c’è stata una diminuzione tendenziale dell0 o,5 %, rispetto allo 0,9% del mese precedente. Nel2010 c’è stata una diminuzione complessiva stimata pari allo 0,4%.
Nessuna variazione in termini congiunturali dell’indicatore (al lordo delle vandita di automobili) che non subisce variazioni rispetto a novembre 2010 ma che conferma una stagnazione della domanda. Il quadro generale presenta ancora dinamiche produttive contenuti con una permanzenza di un dualismo nella crescita tra i settori orientati all’export, molto dinamici, e quelli rivolti al mercato interno.
Le difficoltà nei consumi sono confermate anche dai dati Istat che segnalano a gennaio 2011 un peggioramento del clima di fiducia delle famiglie e dal deterioramento del clima di fiducia presso le impresa del commercio al dettaglio. Note positive vengono invece dalle imprese manifatturiere e dei servizi, dove attraverso una rapida indagine di Confidustria è stata stimata una crescita dei livelli produttivi (+0,5 per cento rispetto a dicembre).
Dai che preoccupano Federconsumatori secondo cui “tutti gli indicatori testimoniano una situazione a dir poco allarmante. E’ necessario avviare ogni sforzo possibile per uscire dal pericoloso circolo vizioso nel quale la nostra economia è entrata” proponendo come capisaldi per una ripartenza dell’economia il “rilancio della domanda di mercato, attraverso una detassazione per il reddito fisso e ripresa degli investimenti nei settori tecnologici. Le risorse, oltre che attraverso una decisa lotta all’evasione fiscale, sono da ricercare attraverso una tassazione di rendite e grandi patrimoni e una tassa solidaristica sugli alti redditi”.